“In vacanza, indossate tutti gli abiti colorati e informali che volete, ma siate sempre eleganti.” – Christian Dior
Elegantissima, ma allegra e leggera.
Si potrebbe sintetizzare così la moda degli anni Cinquanta: quando i desideri di uomini e donne usciti dalla guerra segnati da sacrifici, privazioni e miseria, si traducono in voglia di bellezza, lusso e opulenza.
Complici pubblicità e cinema, gli “oggetti” diventano indispensabili per costruire uno status symbol di benessere. Ispirate a comprare di più, le persone danno particolare importanza a qualità e design in tutti gli aspetti della vita, dall’auto all’arredamento di casa, fino ovviamente alla moda.
Le donne rifioriscono sia come angeli di un focolare perfetto sia come emblemi di classe e raffinatezza e diventano così le principali fautrici della spinta economica. Gli anni Cinquanta inseguono un ideale femminile impeccabile in ogni momento della giornata, dal tè del mattino alle pulizie del pomeriggio, perfino mentre inforna l’arrosto. La classica silhouette del periodo non nasconde o annichilisce, ma esalta la figura, di solito con un corpino aderente indossato su una gonna a ruota o su una gonna a matita.
La tendenza trae ispirazione dalle pin-up, ammiccanti immagini di donne che, già negli anni Quaranta e nel corso della guerra, gli uomini al fronte appendevano (dal verbo “to pin up”) alle pareti per tenere alto il morale delle truppe.
L’estetica pin-up incoraggia una femminilità leggera e senza pensieri, che si evolve negli anni Cinquanta nell’attenzione ad avere sempre un aspetto aggraziato, curato tanto nei dettagli quanto nei materiali.
La donna veramente metodica nel curare la propria immagine è maniacale nello scegliere i tessuti dei propri abiti, che devono essere di alta qualità, come seta, crêpe, organza, broccati, velluti e pizzi realizzati in Europa. L’americana, in particolare, per godersi il tempo libero acquista capi in un tessuto comodo e innovativo, il poliestere, che fa la sua comparsa sul mercato nel ’55.
Le stampe sono divertenti e coloratissime e offrono veri e propri spunti di conversazione (non a caso sono definite “conversational prints”) perché rappresentano cibo (Givenchy), animali e simboli a tema viaggio (come palme o Tour Eiffel).
Con l’aumentare e il diversificarsi delle occasioni mondane, è il lifestyle a plasmare la moda. In questo periodo nascono i primi tailleur per le uscite formali, in lana per l’inverno e in lino per l’estate; i primi “twin set” sono perfetti per le commissioni del pomeriggio; i mitici blue jeans aderenti rallegrano le occasioni informali; il sinuoso “abito da cocktail” è ideale per l’aperitivo.
Proprio perché godere del tempo libero è un lusso e una coccola, fonte di sempre maggiore interesse da parte delle clienti sono beachwear e intimo, anch’essi ovviamente da curare nel minimo dettaglio.
In spiaggia, la malizia delle gambe scoperte non deve scadere nella volgarità: femminilità e raffinatezza devono andare di pari passo. Sia due pezziche interi, i costumi da bagno fasciano il corpo della donna, coprendolo sobriamente in certi punti ma esaltandolo in altri. Il reggiseno è strutturatissimo, steccato, a coppa o preformato, per valorizzare scollature profonde. Gottex è il brand di riferimento per chi ama il beachwear: tessuti tecnici con coppe adattabili a ogni donna, elastici sul ventre, compongono costumi colorati e allegri che ricordano i paesaggi delle dorate spiagge israeliane, dove nasce il marchio, indossati da celebrities del calibro di Elizabeth Taylor. Per completare il look da spiaggia in modo intelligente e chic è sufficiente una sobria borsa estiva in materiale grezzo come paglia e rafia.
Al contrario del beachwear, l’intimo non è esposto nelle occasioni sociali, eppure è comunque impeccabile, sia per godere di un buon sonno di bellezza sia per rispecchiare quella cura di sé che, durante la guerra, era semplicemente impensabile. La lingerie si compone di reggiseni o di busti strutturati, a garantire seno alto, vita stretta e fianchi ben delineati. L’abbigliamento da notte è ugualmente accurato, con camicie da notte color crema, pastello o bianche, adornate da pizzi, o comodi pigiami in raffinato cotone con stampe a righe o a fiori, il tutto accompagnato da morbide vestaglie.
Anche se la ricerca maniacale della perfezione non appartiene più ai nostri tempi (e forse per certi versi è meglio così), i capi anni Cinquanta possiedono un fascino, un’eleganza e una vestibilità unici. Indossare un abito da pomeriggio con la gonna a ruota o un costume da bagno a balconcino disegnato e confezionato all’epoca rende immediatamente sofisticate e curate. L’abito da cocktail è il particolare che non fa certo passare inosservate oggi, in un mare magnum di capi industriali tutti uguali. Per distinguersi dagli altri e ritrovare, anche nella monotonia della routine più noiosa, il lusso della leggerezza.
Vogliamo che quest’estate vi sentiate davvero uniche. Per questo vi abbiamo preparato una deliziosa selezione di costumi da bagno anni ’50: scopritela nel nostro negozio e sul nostro store online.